martedì 7 agosto 2012

Ma cosa dicono?

Verglas: con questo termine - in italiano vetrato - si intende una patina di ghiaccio, a volte trasparente o non ben visibile, che per un qualche motivo si forma sulle rocce o sui sentieri di montagna. È spesso dovuto al congelamento repentino dell'acqua che cola o dai terreni che trasudano per via della nebbia, della pioggia o della neve sciolta e ricongelata. È particolarmente temuto dagli alpinisti e viene superato mediante l'uso di ramponi.

Massi erratici: detti anche "trovanti", sono grandi rocce trasportate, spesso fino a fondovalle, da un ghiacciaio, ovvero rocce di antiche morene che i ghiacciai hanno abbandonato ritirandosi.

Malga: la parola è usata come sinonimo di "alpeggio", inteso nel senso più largo, ovvero includendo tutti quei beni mobili ed immobili che costituiscono una azienda di montagna, cioè case, fabbricati, terreni, animali, attrezzi... A volte si parla anche di grangia o grancia (dal francese granche, granaio) nonostante il termine abbia un'origine più agricola e legata al mondo del monachesimo.

Marmitta di erosione: profonda cavità scavata dalle acque di un torrente.

Clessidra: pilastro formato da due buchi comunicanti, come una loggia a due finestre; viene spesso utilizzato dagli alpinisti come punto di ancoraggio per la corda.

Ghiaione: ammasso di rocce che costituisce un pendio ripido alla base delle pareti rocciose; a volte si presenta come un vero e proprio cono detritico.

Dolina: avvallamento del terreno a forma di conca derivato da un sprofondamento delle rocce sottostanti in seguito all'azione del carsismo; può capitare che le doline, se riempite di materiale o depositi argillosi, originino dei laghetti.

Mugo: il pino mugo, generalmente basso, cespuglioso, a volte con fusto e radici orizzontali, sdraiate, è un conifera a portamento prostrato e contorto con rami arcuati ed elastici; vive tra i 1500 ed i 2700 m. di quota, ha corteccia bruno-grigiastra e aghi sovente riuniti a due, lunghi anche 4 cm.

Glissade: è la tecnica di scivolamento per venire giù veloci da pendii innevati in modo controllato grazie all'uso della piccozza. È come scendere un torrente in canoa con l'uso della pagaia. Si può venire giù in glissade seduti (ma ci si infradicia parecchio), in piedi o accucciati.

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