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Lo spendido anfiteatro glaciale della Punta Basei |
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La torre sommitale |
La Punta Basei, un pensiero sfiorato da qualche anno e finalmente realizzato in compagnia di Francesco il 27 luglio 2014. Un ritorno, dunque, sulle Alpi Graie del parco del Gran Paradiso, dopo il Taou Blanc e la Punta Violetta, per questa Punta di 3338 m. collocata tra la Val di Rhêmes (Valle d'Aosta) e la Valle Orco (Piemonte), sopra il lago Serrù ed il lago Agnel: un’escursione facile (in assenza di neve), di dislivello contenuto, su sentiero, pietraia e terreno roccioso e che termina su una facile cresta ed un salto di roccia facilitato da una corda fissa. In vetta, un panorama superlativo, a 360 gradi, sul Gran Paradiso e sulle cime canavesane, savoiarde e valdostane. Tempo di salita: poco meno di 3 ore.
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In vetta |
Si giunge ai laghi del Nivolet e si lascia l'auto al Rifugio Savoia (2532 m.) per imboccare uno dei tanti sentieri che conducono sui pratoni dei laghi Rosset e Leytaz (segnavia gialli); dopo dieci minuti si incontra l’alpeggio Riva (2590 m.), lo si lascia sulla destra e si attraversa la piccola cascatella del rio Rosset. Il sentiero conduce al lago Leytaz e lì, una freccia, indica la deviazione per il Colle di Nivoletta e per la Punta Basei. Ci si incammina sul sentiero ben tracciato (segnavia rossi) fino a superare un prima ripida spalla erbosa. Quassù è molto probabile incrociare uno stambecco che 'bruca pietre' su un cono detritico o sorprendere un camoscio che scruta gli ominidi per poi andarsene senza fretta (2850): questo è il Parco del Gran Paradiso! Tra pianori e pietraie occorre compiere un lungo semicerchio verso sud-ovest, attorno all’anfiteatro detritico sovrastato dalla Gran Vaudala, guadagnando solo pochi metri di quota, fino all'inizio di una zona composta da ampi gradoni rocciosi e sfasciumi e dove numerosi ometti guidano, tra rocce e nevai residui fino, fin sul Col Basei (3175 m.). Impressiona pensare che fino a pochi anni fa questa zona era tutta glaciale.
Dopo uno sguardo al grande ometto sul colle, si prosegue sulla cresta che porta in pochi minuti al Col di Nivoletta, in direzione sud, a destra del ridotto ghiacciaio Basei e, da qui, verso l'ultimo salto roccioso, alto circa 15 m, affrontabile dal versante est. Qui è possibile trovare un po’ di verglass. Scavallando sulla sinistra, si può ammirirare la caratteristica “finestra” del Basei, e giungere rapidamente alla paretina finale (passaggio di II grado) facilitata da una corda fissa. Ancora pochi passi e si viene accolti dalla croce di vetta (3338 m.). Dalla vetta il panorama è impressionante: da sud verso sud-ovest la Galisia, la Punta Calabre, il Tsanteleynaz, la Granta Parey e la Grande Traversiere. Ad est la Grivola e le vette del Gran Paradiso, spendida corona ai sottostanti laghi del Nivolet. L’imponente Monte Bianco vi guarderà affacciato fra le cime della Valle d'Aosta.
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Un camoscio del Gran Paradiso |
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