lunedì 6 agosto 2012

La Valle dei fiori

La Val Troncea, come quasi tutti gli ambienti alpini, ha subito nel corso dei secoli profonde trasformazioni per opera della presenza e dell'azione dell'uomo. Innumerevoli specie animali scomparvero con la rottura delle catene alimentali. Le paure ancestrali provocarono la scomparsa dei grandi predatori degli ungulati: l'ultima lince venne uccisa nel 1826 a Pragelato, i lupi attorno a Traverses furono eliminati nel 1840. Agli inizi degli anni Cinquanta in Val Troncea si poteva incontrare solo il camoscio. Oggi, grazie al lavoro degli operatori del Parco Naturale, sono tornati i cervi e i caprioli. Il lupo è tornato spontaneamente nel 2000 e la lince è riapparsa sul confine italo-francese. Dal 1987 l'Ente Parco ha reintrodotto lo stambecco.

Scorcio sulla Val Troncea
Il Parco oggi ospita volpi, ermellini, donnole, faine, martore e tassi. Le marmotte hanno colonizzato tutte le aree, soprattutto i pascoli di fondo valle. Le lepri, gli scoiattoli e i quercini e gli altri roditori sono l'abituale preda dei rapaci. Il gufo reale e la civetta capogrosso cantano di nuovo tra gennaio ed aprile. Il gipeto vola sulle sue vette insieme ad una coppia di aquile reali che hanno deciso di fare della Val Troncea il loro terreno di caccia. Ci sono in valle oltre sessanta specie di uccelli: il fagiano di monte, la coturnice, la pernice bianca, il picchio rosso maggiore, il picchio verde e quello nero, la nocciola... Il gracchio alpino e quello corallino nidificano sulle pareti rocciose, il merlo acquaiolo vola rapido sul torrente Chisone, torrente in cui, da qualche anno, si tenta di riportare la trota fario autoctona.

Sempervivum aracnoideum
Il Parco ha un territorio che comprende un'altitudine che va dai 1670 m. del fondo valle ai 3280 della Rognosa di Sestriere. Dal piano montano più basso a quello niviale si estendono boschi di latifoglie erboree, di larici, di pini cembri, di pini uncinati... Il sottobosco è ricco di rododendri, ginepri, mirtilli, ontani verdi. Isolate betulle trovano spazio a fondo valle. Lungo il torrente Chisone crescono saliceti alveari e al di sopra delle foreste si schiude il favoloso mondo dei fiori alpini: stelle alpine, astri, viole calcarate, soldanelle alpine ed arabette cerulee. Sui macereti oltre i 2500 m. fioriscono le viole cenisia e le linarie alpine.
Le gialle cornette guainate ed i rosi garofani pavonio
L'Astro alpino
Campanula soldanella
Stella alpina o edelweiss
Senecio
Genziana
Sedo bianco o erba pignola o pinocchiella
Globularia alpina o vedovella
Ambretta o Geum montanum
Anemone alpino
Poligono bistorta
Eryngium alpinum
Crocus albiflorus

Nessun commento:

Posta un commento