giovedì 4 luglio 2013

La Meije di Boileau de Castelnau

E. Boileau de Castelnau
Emmanuel Boileau de Castelnau, nato nel 1857, era il giovane rampollo di una nobile famiglia francese decaduta. Era stato un bambino malaticcio (come la quasi totalità degli scalatori di quegli anni) ma con una grande attrazione verso la conquista dei mondi selvaggi: "L'unica cosa che mi interessava era leggere racconti di esplorazioni lontane. Sapevo tutto delle recenti scoperte in Africa e in Asia e delle spedizioni polari" (C. Engel, They Came to the Hills, Allen & Unwin, London 1952, p. 182).
Finì sulle Alpi, tra il 1872 ed il 1874: 4 volte il Monte Bianco, il Cervino, lo Jungfrau, il Finsteraarhorn, la Dent Blanche, gli Écrins, il Col du Géant e molte altre montagne lo videro in cima. Inoltre, fu uno dei soci fondatori del Club alpino francese. Di lui non si sa molto. Tenace di natura, era solito allenarsi per mesi ed era più duro di Whymper. Una volta scalò con la sua guida a piedi scalzi per avere più aderenza. Si cimentò con la Meije (l'ultima grande cima inviolata delle Alpi, del Massiccio degli Écrins, 3983 m., nel Delfinato) una prima volta nel 1874.
Riprovò tre anni dopo. Infine, in compagnia della guida Pierre Gaspard e figlio, giunse in cima il 16 agosto del 1877 a quello che oggi è conosciuto come il Grand Pic de la Meije. Giunsero in vetta alle tre e mezzo del pomeriggio e annotarono solo che avevano freddo e fame e non c'era panorama. Dunque, tornarono indietro. Una volta a casa, Emmanuel dormì sedici ore di fila.
Dopo l'exploit della Meije, si arruolò nell'esercito francese e raramente tornò sulle Alpi.

Nessun commento:

Posta un commento