La valle Argentera |
Si parte dal fondo della valle, dal parcheggio sul lato idrografico sinistro del fiume, all'altezza di Brusà del Plan. Oltre l'agglomerato di case della grange, si risale il bosco di larici fino a raggiungere la strada sterrata che arriva da Bassè Haut, detta anche "sentiero balcone". Al termine della strada, si prosegue lungo il vallone Colombera in direzione del Colle Fauri.
Poco oltre la quota 2500 si piega verso sinistra e si risalgono prima le radure erbose e poi la dorsale sud del monte Giornalet fino alla vetta: 500 m. di dislivello caratterizzati da sfasciumi.
La dorsale del monte verso la vetta |
Sulla cima ci sono due ometti di pietre a cui qualcuno ha aggiunto una croce ricavata da due pezzetti di legni secchi.
Il panorama dalla vetta offre una vista a 360 gradi sulla vette della Val Troncea (Ghinivert, Pignerol, Barifreddo), sullo stesso spartiacque (Rognosa di Sestriere, Platasse) e, dalla parte opposta, sul Gran Queyron, sulla Ramiere e sul Roc de Boucher.
In vetta |
Per scendere optai per una divertentissima glissade sul pendio più innevato, nonostante la neve molle o addirittura acquosa (ho rischiato perfino di lasciare uno scarpone sprofondato per un metro di profondità). D'altra parte, in vetta, alle 11.35, il termometro segnava i 24 gradi C e il barometro dettava 710, ovvero, giornata stupenda, venticello e tanto tanto sole.
Panorama dalla vetta |
Mappa dell'escursione al Mont Giornalet |
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