Il mondo dell'alta montagna è un mondo lontano dagli occhi e, per ciò, può ben essere detto un "mondo invisibile". Luogo considerato sterile, inospitale, spaventoso e soprattutto inutile, l'alta quota era rimasta da tempo immemore oscurata dietro il velo dell'oblio e di superstizioni. Persino il Bianco aveva ricevuto il definitivo toponimo solo una quarantina d'anni prima della sua conquista (sostituendo l'antico nome di cultura medioevale Mont Maudit, monte maledetto).
Eppure lassù c'erano rocce, fiori, animali introvabili altrove, un intero mondo ignoto.
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Seracco sul Monte Rosa |
Perché si era atteso tanto? Gli scienziati della terra, che nel grande disegno illuministico di fine Settecento si erano 'accorti' delle montagne, avevano a disposizione interi orizzonti ignoti da decifrare. Morene e ghiacciai si stavano dimostrando un vero paradiso primordiale che custodiva i resoconti dei reconditi segreti della Terra. È qui che entra in scena l'uomo-chiave della nascita delle scalate nella stagione del "pre-alpinismo": lo scienziato ginevrino Horace-Bénédict de Saussure, promotore della prima scalata del Bianco (1786, ascensione di Paccard e Balmat) e anch'egli salitore l'anno successivo, del 4810 m. che segna il punto culminante del nostro continente. Arrivò in cima, a 47 anni, il 3 agosto 1787. Quel giorno nacque la prima cronaca scritta di una scalata (dopo quella fantomatica di Paccard).
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Balmat mostra la via al de Saussure, Chamonix |
Con la formazione dell'
Alpine Club di Londra, oltre mezzo secolo dopo le avventure scientifico-esplorative sul Bianco, le scalate erano divenute un'attività istituzionalizzata, un'attività non più finalizzata ai soli obiettivi scientifici, ma un gioco del tutto gratuito, "inutile", finalizzato al semplice soddisfacimento personale. Era nato l'alpinismo, un'avventura esclusivamente per pochi "folli".
Perché un'attività per certi versi perversa, insensata, folle? A che scopo si scala una parete rischiando la vita? Qual'è il motivo per il quale si va a patire freddo, disagi, intemperie, fatiche inumane?
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