mercoledì 24 luglio 2013

Minimalismo e Autonomia

Ecco qui una carellata di consigli per chi desidera vivere l'avventura dell'escursionismo in sicurezza.

Innanzitutto, lo zaino. Per escursioni di un giorno basta uno zaino da 25 litri. Per trekking di più giorni in autonomia ne occorre invece uno da 60 litri. Assicurarsi che lo zaino comprenda un coprizaino capace di proteggerlo dall'acqua. Le regolazioni devono essere facili e veloci e lo schienale ben areato.

E ora alcuni accessori fondamentali.
- Fischietto: utilissimo come segnalatore acustico in assenza di segnali visivi o in caso di attesa dei soccorsi; da tenere possibilmente appeso al collo, sotto la maglietta;
- Torcia frontale con pile di ricambio (in un sacchetto ermetico capace di garantirne la conservazione), occhiali da sole (fondamentali per proteggere gli occhi in caso di sole e neve), esche per il fuoco e accendino;
- Kit di pronto soccorso: ce ne sono di molti tipi sul mercato già preparati e assemblati in comodi pacchetti;
- Coperta termica: non pesa niente ma può salvare la vita in caso di nottata d'emergenza in alta quota;
- Giacca a  vento, maglietta di ricarbio, mantellina anti-pioggia, berretto, guanti, cartina, bussola... fanno parte della dotazione normale di un escursionista. A volte si pensa di poterne fare a meno ma non è così.

Cose molto utili.
- Contenitore impermeabile, cordini, potabilizzatore d'acqua meccanico, acciarino, pinzette multiuso, sega da 180mm, macchina fotografica... sono cose che possono davvero servire; tener presente che alcune attrezzature tipiche dell'outdoor devono essere preventivamente conosciute e studiate: non basta avere con sé un paio di cordini, occorre anche sapere a cosa servono e come si possono usare!

Cose da ricordare prima di partire.
- Acqua e cibo non devono mai essere sottovalutati. Ricordatevi che due litri d'acqua sono il minimo che un escursionista dovrebbe bere. Non è mai così ma è bene saperlo!
- È bene vestirsi a cipolla e, possibilmente, evitare capi di cotone, difficili da asciugare. In commercio ci sono capi d'abbigliamento - "strati" - realizzati con ottimi tessuti traspiranti;
- Controllare sempre l'attrezzatura a casa, prima della partenza ed in tempo utile per rimediare; controllare bene lo stato degli scarponi e assicurarsi di avere con sé delle stringhe di ricambio;
- Ponderare se non sia il caso di indossare pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe; i pantaloni lunghi sono in grado di proteggere l'escursionista molto meglio di quelli corti in caso di caduta, punture, bassa temperatura, neve;
- Avere con sé un paio di calze asciutte è sempre una buona cosa;
- Il telefono può essere estremamente utile in caso di emergenza ma non sufficiente: spessissimo, quando serve, non prende! Verificare per tempo che la batteria sia carica e tenerlo spento per tutta l'escursione; tenerlo nella tasca dei pantaloni, unitamente ad un coltello a serramanico.

Ed ecco 3 regole d'oro:
1. Lasciare un'indicazione del percorso a chi sta a casa o ai gestori del più vicino rifugio;
2. Non modificare il programma (e se lo si fa, valutare bene il rischio per sé e per gli altri!);
3. Partire solo in buone condizioni di salute.

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