mercoledì 4 settembre 2013

Monte Giusalet (3312 m.)

Rifugio Avanzà (2574 slm)
Lo spartiacque che separa le sottovalli Cenischia e Clarea culmina in un monte tra i più panoramici della Val di Susa, il Monte Giusalet (o Ciusalet o ancora Signal de Clery), una montagna di 3312 metri in territorio francese.
Ci siamo saliti nel torrido 3 settembre di questo 2013. Lasciata l'auto a quota 1950 circa (praticamente al bivio sterrato tra la Bergeria Martina e la Grange Marzo), si imbocca il sentiero di sinistra, quello che si arrampica lungo i pratoni della Berg. Mabert e conduce al Rifugio privato Avanzà mediante sentiero a mezzacosta sotto la cresta del Toasso Bianco. In meno di due ore si arriva al Rifugio, a quota 2574. Il Rifugio, di proprietà del Comune di Venaus, è una ex-casermetta militare di 24 posti letto gestita dalla Pro Loco e aperta tutti i giorni delle prime tre settimane di agosto e solo nei weekend per il resto dell'estate.
Giunti al Rifugio, voltandosi indietro, è possibile ammirare la mole del Toasso Bianco, una punta di 2622 metri con una ripida parete di roccia biancastra ("toasso" è il nome generico che significa "roccia friabile"). La cresta che sale dal Passo Avanzà è rocciosa nella parte inferiore ed è percorsa  da un "camminamento", un doppio 'taglio', realizzato in passato per opere militari.
In un quarto d'ora, su comodo sentiero che sale su bellissimi prati, si giunge al Lago della Vecchia (2670 m.), un laghetto alpino di modeste dimensioni che alimenta il Rio Berta e che segna il confine con il territorio francese. Da qui inizia il tratto spaccagambe che conduce alla cresta del Giusalet.  Il lago viene superato sul suo versante di sinistra, prima guadagnando quota zigzagando sul pendio pietroso e poi tagliando sempre più verso il centro del canalone. Si sale seguendo le tracce di vernice rossa ed i numerosi ometti sparsi sul percorso con un occhio ai poderosi blocchi di pietra ed uno ai numerosi stambecchi in relax sul vasto pendio detritico. Si giunge così sulla cresta SSE da dove è possibile gettare uno sguardo sul profondo ed ampio Vallone de Savine.
Stambecchi
Da qui si riprende a salire sulla destra fin sotto la balza rocciosa dell'anticima e si raggiunge in un istante la croce di ferro posta sulla cima con tanto di libro di vetta incorporato.
Percorrendo la cresta in direzione NNE, in leggera discesa, si può raggiungere la Cima di Bard (o di Bar, 3151 m. slm), una vetta poco pronunciata che, sul versante N, offre una grande parete solcata da diversi itinerari su roccia.
Per il ritorno è possibile un percorso ad anello. Ritornati al Rifugio Avanzà, si può discendere per il lato opposto a quello di salita rispetto alla cresta del Toasso Bianco: dal passo Avanzà, subito sotto il Rifugio, si procede lungo il vallone che conduce al Bar Cenisio fino a superare la Grange della Vecchia (diroccata) e poi svoltando a destra lungo la mulattiera che porta alla Grange Marzo (talmente diroccata da essere praticamente invisibile). Da qui, seguendo la mulattiera sterrata si giunge al punto di parcheggio dell'auto.
La vetta del Giusalet


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