Il vallone di Galambra |
La Punta Sommeiller dai passi del Furneaux |
La prima parte dell’escursione consiste nella
risalita del Vallone di Galambra, dal rifugio Levi-Molinari (1849 m.) al
bivacco Sigot (2910 m.), lo stesso itinerario fatto nel 2013 per la Cima del
Vallonetto. Dopo una brevissima sosta al lago delle Monache (2568 m.), già
individuabile dal basso per la presenza di un vecchio edificio della teleferica
militare, arrivo così al bel bivacco arancione costruito nel 1997 dal CAI e dal
Soccorso Alpino di Susa in onore di Mario Sigot, alpinista morto nel 1994 sulla
Grand Hoche.
Dal bivacco contorno la conca dove un tempo non
lontano sorgeva il ghiacciaio Galambra (oggi qualche nevaio ed un laghetto)
verso nord-ovest e raggiungo su di un ampio pianoro il passo Galambra, ben segnalato
dalla presenza di una vecchia caserma diroccata (3078 m.). Tutto il territorio
compreso fra il Vallonetto ed il Sommeiller, con i suoi dossi detritici,
ricorda la superficie lunare, tanto è irreale. Alcune caserme, ormai in
degrado, ricordano i tempi della guerra ed anni addietro costituivano un riparo
in caso di brutto tempo mentre oggi le coperture sono fatiscenti. Qui volgo a sinistra seguendo il crestone detritico solcato da varie tracce di
sentiero. In breve passo sotto la Cima dei Furneaux (3207 m.) e proseguo lungo
il filo di cresta, o poco più sotto sul versante della Val di Susa, fino alla Punta
Sommeiller.In vetta alla Punta Sommeiller |
In cima trovo un ometto ed un pilastrino in pietre recante il segnale trigonometrico che fissa i 3333 m. di quota di questa punta intitolata a Germano Sommeiller, l’ingegnere che progettò e diresse i lavori del traforo ferroviario del Frejus. Curiosamente, pur essendo una delle cime più importanti della valle, la Sommeiller rimane nascosta e la sua mole non è visibile da nessun luogo del fondovalle.
In vetta al Monte Ambin |
Il detritico altopiano del Galambra |
In sintesi, bellissima giornata di sole, vento fresco, più di 1600 m. di dislivello. Ho avvistato un branco di stambecchi per nulla intimoriti e persino qualche escursionista in salita e in discesa.
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