mercoledì 20 giugno 2018

Ouille Allegra (3130)

Scorcio sulla P.te de Charbonnel
Prima escursione del 2018, prime fatiche immani. Punto questa volta una vetta francese nel comune di Bessans, raggiungibile da la Goulaz. Passato il Colle del Moncenisio, dunque, supero la Station de Val Cenis e, da Bessans, entro nella Vallée d’Averole. Parcheggiata l’auto presso il piccolo abitato di Vincendières (1850 m.), alle 9:30 comincio a risalire il pendio erboso che conduce, attraverso una miriade di baite, a “Les Planors”, un pendio ripido e costante. Non trovo un sentiero ben definito, ma una serie di tracce che si susseguono, si incrociano, si rincorrono per poi perdersi e finire chissà dove. In questo dedalo si sentierini, cerco di spostarmi il più possibile verso sinistra, per poter prima o poi incrociare gli alpeggi La Buffaz e transitare sotto la fascia rocciosa del Clapier Vert. Il percorso si snoda attraverso una serie di dossi erbosi e di avvallamenti fino ad una valletta sotto le balze del pendio superiore dell’Ouille.
L'Albaron ed il Collerin visti dalla vetta
 Ai 2800 di quota, sotto lo sguardo vigile di un paio di camosci, sfodero la picca e calzo i ramponi. Il sole è ormai a picco e scopro di aver le braccia in fiamme. Raggiungo così il colletto che dalla cima scende verso il Clapier Vert e, da qui, risalgo tutta la cresta che si affaccia sul ghiacciaio du Grand Fond, fino al grosso ometto di pietre che segnala la vetta. Arrivo in punta alle 14:00 per le foto di rito e per lo spettacolare panorama delle vette innevate della Charbonnel e dell’Albaron di Savoia, della Bessanese e dei tremila della Vanoise. I dati tecnici dicono: distanza percorsa 5.68 km, tempo totale 4:28, tempo in movimento 3:14, dislivello 1241, velocità media 1,7 km/h.
In vetta

In discesa, decido di tenere il Clapier Vert sulla destra e ridiscendo sfruttando i pendii innevati ed i canaloni che solcano il versante sud, una linea di discesa più diretta e perpendicolare che segue la dorsale erbosa a monte delle ultime baite “le Côtes”. Da qui all’auto è solo una faticosa discesa su pratoni di erba alta.

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