Camminando sulla Grange di Traversagn |
La sterrata termina a quota 2335, nei pressi di alcune baite, con un bivio a T. Una palina avvisa: per la Marchisa proseguire diritto sulla traccia che si inerpica dolcemente lungo una serie di dossi erbosi. Più che una traccia, in realtà, si tratta di un sentiero ampiamente battuto e sempre perfettamente visibile, segnato dal traffico e dalle acque. Risalendo il sentiero, tenendo costantemente alla propria sinistra le Rocce Castel Bernard, si giunge così al Colle di Vers (2862 m.).
Verso il Colle di Vers |
Si risale quindi il pendio di sfasciumi che conduce verso un primo colletto ovest della Rocca e si raggiunge un ripiano sassoso da cui è possibile scorgere le due vette della Rocca, entrambe contrassegnate dalla presenza di una croce di ferro.
Un ultima risalita su sfasciumi e pietraie e si giunge al colletto che divide le due cime.
Quella Ovest è la più alta (di due metri) e anche la più rocciosa. Quella Est la più comoda ed anche dotata della croce più grossa.
La cima Ovest |
Quella nebbia che ci impedì, inizialmente, di vedere i nuvoloni che si addensavano sul lato francese.
Dopo una mezz'oretta in cima decidiamo di scendere, giusto in tempo per lasciarci alle spalle i pendii detritici di sfasciumi della Rocca e farci sorprendere dalla grandine su terreno molto meno scivoloso come quello del Pian di Traversagn. Dopo la lunga camminata sullo sterrato divenuto fango, dopo la corsa verso il Rifugio Melezè per un meritato caffè, rimane il ricordo di una meravigliosa Valle di Bellino, bella, e forse soprattutto, sotto la pioggia estiva.
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