venerdì 20 dicembre 2019

L'orizzonte senza confine di padre Gnifetti

Giovanni Gnifetti (1801-1867)
"Non per motivo di studiare botanica, mineralogia e geologia, né collo scopo di fisiche osservazioni - seppur appassionato di scienze naturali e autore di una guida dal titolo Nozioni topografiche del Monte Rosa - (...) io ho sempre prediletto con particolare passione le torreggianti vette dei monti; per la sola naturale vaghezza di contemplare più davvicino la magnificenza delle opere del Sommo Creatore; poiché gli effetti e le meraviglie della sua potenza divina non si presentavano a mio credere in un modo più distinto e sublime, quanto dalle sommità di quelle rocce scabre e da quelle colossali piramidi della natura, sovra le quali assiso l'uomo favorito da un cielo splendido e sereno, misura coll'occhio un orizzonte senza confine" (don Giovanni Gnifetti).
Il Rifugio Gnifetti
"In Valsesia, come in molte altre zone del settore centro-occidentale delle Alpi, nei decenni centrali dell'Ottocento i preti furono i principali artefici della scoperta della montagna" (Roberto Fantoni, Preti valsesiani sui monti della Valsesia): su tutti, Giuseppe Farinetti, Pietro Calderini, Giovanni Gnifetti. Nato ad Alagna Sesia nel 1801, parroco di Alagna, conquistatore della "Punta del Segnale" (45554 m.), oggi "Punta Gnifetti", al quarto tentativo (1834, 1836 e 1839), il 9 agosto 1842. Con lui, in vetta, don Giovanni Farinetti e altri sei compagni di ascensione. Oggi, lassù sorge la Capanna Regina Margherita, il più alto rifugio d'Europa. A lui venne dedicato un rifugio, il Rifugio Gnifetti, a quota 3647.

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