La Valle de Tena, nel cuore dei Pirenei aragonesi o
centrali, ha tutte le caratteristiche per sorprendere ed impressionare gli escursionisti
più esigenti: il mix di natura, fauna, flora e maestosità è quanto di più
grandioso possa offrire questa alta terra. Risalendo la valle lungo la strada
N-260 che da Huesca conduce alla frontera de Portalet seguendo il
corso del río Gállego, poco prima del paesino di Escarrilla, svoltando
a destra si raggiungono le case di Ponticosa e, andando oltre, l’enorme
struttura del Baños de Panticosa, a quota 1600 circa, un balneario di
acque termali già sfruttato in epoca romana.
Parcheggiata l’auto sotto gli alberi del grande parcheggio
del Balneario, si imbocca il sentiero che, dalle sponde del lago (Ibón de Baños),
risale rapidamente la lunga pineta che introduce nel vallone secondario di Argualas.
Al termine della pineta, si dovrà svoltare a destra ad un bivio (indicazione “Garmo”
su una roccia davvero poco visibile). Si risalgono così i pratoni, scostandosi per
un poco dal corso del río Argualas, per acquistare decisamente quota.
Poco oltre il sentiero incrocia nuovamente il rio per poi risalire, sempre con
forte pendenza, fino alle pietraie superiori del vallone (Mallata alta deras
Argualas).
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Collata Argualas |
Continuando su pietraia, segnata da evidenti ometti di
pietra e nastri segnalatori a righe bianche e rosse, si procede lungo il
tracciato superando un’altra serie di canaletti asciutti e di salti rocciosi, fino
ad un colletto, la Collata Pondiellos. Prima di giungere al colletto, deviando
leggermente a sinistra, si prosegue lungo la base del Garmo per risalire fino
al colletto Argualas.
Giunti sul colle (collata Argualas), a 2680 m. di
quota, si accede ad un piccolo circo glaciale, morenico e detritico, e,
proseguendo a destra in direzione Nord, si ascende con facilità con un lungo
traverso, nonostante le sue condizioni a tratti sabbiose, fino in cima al
Garmo.
In vetta, una lunga cima priva di qualsiasi riferimento, ma
con una scritta su roccia: “Garmo Negro 3065 m”.
Totale m. di dislivello 1436, tempo di salita circa 3 h e 40
min., classificazione EE. Si tratta di un 3000 non difficile ma duro, con circa
1500 m. di dislivello da compiere in poco più di 5 km: una pendenza media del
24%. Dentro questi pochi chilometri, un po’ di tutto: pinete, pratoni, rocciosi
canalini, pietraie, dure scarpinate su tracce terrose e calcaree e,
soprattutto, panorami mozzafiato. Dalla cima lo sguardo può ora spaziare dalla
lunga cresta bianca, marmorea, dei Picos de los Infiernos, al di là degli
azzurri laghi glaciali di Pondiellos, al Pico Argualas, dal Pico
Algas all’Arnales, dalle punte della Sierra Tendeñera fino agli
alti 3000 che impreziosiscono questo grande Parc National des Pyrenées
Occidentales.
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