domenica 29 agosto 2021

Il pirenaico Anayet

Inons d'Anayet
Sui Pirenei atlantici c’è un passo che collega le valli di Tena (sui Pirenei aragonesi di Spagna) e di Ossau (su quelli francesi), meta di ciclisti, centauri e camperisti d’alta quota. È la frontera del Portalet, a 1795 metri di quota. Lassù, incastonato tra le spettacolari vette del Parc National des Pyrenées Occidentales, isolato come un gendarme impettito, vigila l’Anayet, una punta non molto alta (2574 m.) ma assai nota ai frequentatori della valle e particolarmente iconica, per metà rossa e metà scura come la roccia. Mèta frequentatissima, l’Ibons d’Anayet, i bellissimi laghetti che impreziosiscono i pratoni ai suoi piedi.

Cuello d'Anayet
Partiti il 26 agosto di questo 2021 dal km 23 della strada che da Sallent de Gállego conduce al Colle, da una località conosciuta come corral deras Mulas, abbiamo risalito l’asfaltata che conduce agli impianti sciistici e, da qui, proseguito lungo l’ampio sentiero che risale il barranco Anayet, il GR 11, fino al grande laghetto tra il vertice dell’Anayet e la Punta Espelunziecha. Ad ogni passo si viene rapiti dalla mole del gran dominatore panoramico di queste valli, il Pic du Midi d’Ossau, dalle forme dolomitiche e dai netti profili delle sue tre punte, tutte alpinistiche. Guardandolo dal lago parrebbe di vedere la testa di un enorme pesce che esce dalla terra con la bocca spalancata.

L'Anayet visto dal Garmo
Superato il lago popolato da cavalli, vacche e balneari, continuiamo a risalire il comodo sentiero che conduce al cuello d’Anayet, e da qui, a destra per comoda cresta rossa come un campo da tennis e con l’ausilio di qualche metro di catena, al Pico.

Ridiscesi al colle abbiamo poi risalito la seconda punta della montagna, detta appunto Vertice de Anayet o Garmo, di qualche metro più bassa (2555) ma impreziosita da una colonnina di cemento a segnarne il vertice. Da lassù lo spettacolo delle vette dei Pirenei atlantici è superbo, dal Pic du Midi ai 3000 sopra Panticosa, dalle punte della Sierra Tendenera a quelle della Sierra dera Partacura: splendide montagne simili alle Alpi, dai colori vivi, terrosi, e dalle forme imponenti, fiabesche, un mondo magico di vento e silenzi.


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