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Inons d'Anayet |
Sui Pirenei atlantici c’è un
passo che collega le valli di Tena (sui Pirenei aragonesi di Spagna) e di Ossau
(su quelli francesi), meta di ciclisti, centauri e camperisti d’alta quota. È la frontera del Portalet, a 1795 metri di quota. Lassù, incastonato tra le
spettacolari vette del Parc National des Pyrenées Occidentales, isolato come un
gendarme impettito, vigila l’Anayet, una punta non molto alta (2574 m.) ma assai
nota ai frequentatori della valle e particolarmente iconica, per metà rossa e
metà scura come la roccia. Mèta frequentatissima, l’Ibons d’Anayet, i bellissimi
laghetti che impreziosiscono i pratoni ai suoi piedi.
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Cuello d'Anayet |
Partiti il 26 agosto di questo
2021 dal km 23 della strada che da Sallent de Gállego conduce al Colle, da una
località conosciuta come
corral deras Mulas, abbiamo risalito l’asfaltata
che conduce agli impianti sciistici e, da qui, proseguito lungo l’ampio
sentiero che risale il
barranco Anayet, il GR 11, fino al grande
laghetto tra il vertice dell’Anayet e la Punta Espelunziecha. Ad ogni passo si
viene rapiti dalla mole del gran dominatore panoramico di queste valli, il Pic
du Midi d’Ossau, dalle forme dolomitiche e dai netti profili delle sue tre
punte, tutte alpinistiche. Guardandolo dal lago parrebbe di vedere la testa di
un enorme pesce che esce dalla terra con la bocca spalancata.
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L'Anayet visto dal Garmo |
Superato il lago popolato da
cavalli, vacche e balneari, continuiamo a risalire il comodo sentiero che
conduce al
cuello d’Anayet, e da qui, a destra per comoda cresta rossa
come un campo da tennis e con l’ausilio di qualche metro di catena, al Pico.
Ridiscesi al colle abbiamo poi
risalito la seconda punta della montagna, detta appunto Vertice de Anayet o
Garmo, di qualche metro più bassa (2555) ma impreziosita da una colonnina
di cemento a segnarne il vertice. Da lassù lo spettacolo delle vette dei
Pirenei atlantici è superbo, dal Pic du Midi ai 3000 sopra Panticosa, dalle
punte della Sierra Tendenera a quelle della Sierra dera Partacura:
splendide montagne simili alle Alpi, dai colori vivi, terrosi, e dalle forme
imponenti, fiabesche, un mondo magico di vento e silenzi.
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