venerdì 3 agosto 2012

Cornuti di montagna

Una delle più belle cose, in quota, è quella di incontrare i veri proprietari delle montagne, gli artiodattili, ovvero quei ruminanti ungulati a dita pari che sfrecciano sulle pietraie a velocità incredibile senza badare alle pendenze. Gli artiodattili sono di due famiglie diverse: i cervidi, come il cervo, il daino o il capriolo, ed i bovidi, come le capre; le capre, inoltre si suddividono in due generi: le capre propriamente dette, come le capre selvatiche, quelle domestiche o gli stambecchi (capra ibex), e le rupicapre, come i camosci.
Il modo più facile per distinguere questi animali è osservarne le corna o i palchi (almeno per quanto riguarda i maschi). I cervidi, infatti, non possiedono vere e propria corna, ma palchi, ovvero strutture ossee, appendici ramificate, che si rinnovano più volte nel corso della vita. I bovidi, invece, possiedono corna ossee che non si rigenerano più in caso di rottura.
Corna dello stambecco
Lo stambecco - o capra ibex - è dunque un caprino diffuso lungo tutto l'arco alpino, dalle Alpi Marittime a quelle slovene, da 500 a 3000 m. di quota, ed è facilmente riconoscibile dalle sue lunghe corna arcuate e nodose. Il maschio può possedere corna lunghe fino ad un metro. Anche la femmina possiede un paio di corna ma più piccole e meno nodose, lunghe al massimo 30-35 cm. Le corna, come detto, sono permanenti: ad ogni nodo, o anello, corrisponde un anno. Ciò è dovuto al fatto che la crescita di quest'impalcatura ossea ricoperta di sostanza cornea, ogni anno, verso novembre, si blocca, formando così un cerchio ben visibile.
A differenza dello stambecco, il camoscio possiede invece corna decisamente più piccole.
Corna del camoscio
Sono generalmente di colore nero ebano. Entrambi i sessi possiedono corna e per entrambi hanno una forma uncinata, di lunghezza media intorno ai 20-25 cm. negli adulti. Iniziano a crescere fin dalla nascita. Nei maschi l'uncinatura risulta essere generalmente più marcata. Una caratteristica del camoscio è il suo zoccolo 'bidattilo': ha un bordo esterno duro ed affilato per sfruttare i più piccoli appigli della roccia in arrampicata e morbidi polpastrelli per aumentare l'attrito in discesa: una scarpa, insomma, da arrampicatore sportivo.
Il capriolo, invece, appartiene alla famiglia dei cervidi. È un ungulato che non possiede corna bensì palchi. I suoi palchi sono corti e, in genere, con tre punte per lato nei soggetti adulti.
Palco del capriolo

Nessun commento:

Posta un commento