venerdì 11 luglio 2014

Rébuffat, l'uomo che camminava sulle lame

Rébuffet sulle Lame di Planpraz
"L'alpinista è chi conduce il corpo dove un giorno gli occhi hanno guardato".

Così disse il francese Gaston Rébuffat, uno dei più forti alpinisti degli anni '40 e '50. Tra il 45 ed il 52 scalò le più ardite pareti Nord del Monte Bianco, tra cui Les Grandes Jorasses e l'Eiger. Nel 1950 partecipa alla spedizione francese sull'Annapurna, la prima a raggiungere un ottomila, impresa che portò in cima, il 3 giugno, Herzog e Lachenal.

Scrisse libri di montagna, fu protagonista di alcuni film-documentari realizzati tra il 53 ed il 74 - Fiamme di Pietra, Stelle e Tempeste, Tra cielo e terra, Gli orizzonti conquistati -, si fece immortalare in piedi sui pinnacoli del Monte Bianco, scampò la morte in parete: morì di malattia, a Parigi, nel 1985.

Insegnò ai suoi allievi che "sognare una montagna è altrettanto importante quanto salirla".

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