La sella tra le Rocce del Rouit ed il Platasse |
Dalla rotonda di Sestriere si imbocca una strada che conduce in breve alla località Bessen Haut (1966 m.), una frazione di Saize di Cesana. Si parcheggia appena fuori dall'abitato. Da qui ha inizio la nostra escursione del 20 giugno 2017, alle 4.20 del mattino, alla sola luce della pila frontale. In corrispondenza della casa più alta del borgo inizia una carrozzabile che si inoltra nella Valle Argentera a mezzacosta. In poco più di mezz'ora, si giunge ad una località chiamata 4 Fontane (2230 m.), si supera il bivacco di nuova fabbricazione dedicato a Ugo Ratazzo - bivacco ancora chiuso perché in attesa dell'agibilità - e alcune installazioni legate all'acquedotto, e ci si inoltra nel Vallone Colombiere seguendo in piano la forra del torrente tra fioriti rododendri e anemoni gialli.
Giunti su un arioso pianoro si attraversa il rio.
La croce di vetta |
Il sentiero non è sempre ben evidente ed è la pista grattata su pratoni che conduce al Monte Giornalet. Attraversato il rio occorre svoltare a sinistra e risalire il versante opposto inseguendo alcune tracce alquato sfuggevoli. L'intero vallone è solcato da una serie di ruscelli, il rio Crou, il rio Giornalet, il rio Colombiera. Si deve cercare quindi di guadagnare il più possibile la sinistra del vallone fino a scorgere la sella tra le Rocce del Rouit ed il Monte Platasse. Ora occorre risalire gli ultimi dossi erbosi puntando alla sella tenendosi sulla sinistra orografica del valloncello e seguendo i pochi ometti sparsi qua e là. Si giunge così alla sella (3000 m.) da dove è possibile ammirare la sottostante Val Troncea. Mentre sulla Valle Argentera il versante è caratterizzato da pratoni erbosi e pietraie, il lato sulla Val Troncea è strapiombante, impervio e con una roccia di qualità pessima.
Uno sguardo alla Rognosa di Sestriere |
A questo punto si risale l'ampia cresta del Platasse e in 15 minuti si arriva in cima (3149 m.). In vetta si trova una croce di ferro, un libro di vetta e, nei giorni sereni, una splendida visione panoramica che spazia dal Monviso al Bianco. Sulla croce, una targa commemorativa posta dai seminaristi di Pinerolo nel 1967 ricorda il rettore del seminario Mons. Giulio Bonatto. Il 20 giugno giungemmo in vetta alle 8.45 e, dopo un meritato spuntino, scendemmo lungo l'itinerario di salita cercando di sfruttare il più possibile le strisce di ghiaietto e le lingue di neve ancora portanti. La carrareccia che riporta a Bessen Haut, al ritorno, ci sembrò molto più lunga.
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