Raggiungo in auto la località chiamata "la Palà" (1632 m)con sterratone fatto di continui buchi e dossi per incanalare l'acqua. Dopo aver parcheggiato nell'unica piazzola disponibile, guadagno un po' di metri su pratoni, per poter poi intercettare la traccia che corre a mezza costa tra le creste del monti a destra ed il Pian Frollero a sinistra. Percorrendo l'unica traccia visibile sui pratoni giungo ad una sella detta "la Sceglia" (2179 m).
Da qui, percorro la cresta fino a toccare la cima del Monte Maciarone (2419 m) e giungere alla base della piramide rocciosa del Frioland. Per evitare di affrontare di petto le pendici scoscese del Frioland, una traccia, a sinistra, mi porta sotto le barricate della cima per poi permettermi di raggiungere, dopo alcuni sali-scendi, la cresta che sale dal Colle delle Porte, una cresta ampia e panoramica che intercetto a quota 2500 circa. Da qui, su facile sentiero, salgo fino in cima (2738 m) dove mi attende una enorme croce di ferro nero con tanto di volto di Cristo coronato di spine.
Neanche a dirlo, la discesa si rivela un Calvario, con piedi sempre storti su tracce erbose davvero disagevoli.
Niente acqua lungo tutto il tragitto. Solo un panorama bellissimo sul Re di Pietra, non molto distante.
Per il rientro, se non si vuole scendere alla Comba degli Uvert o ritrovarsi al fondo del Pian, conviene rifare a ritroso lo stesso percorso.
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